Fotografie storiche geolocalizzate

Il dataset raccoglie una vasta selezione di fotografie storiche che documentano le principali attività di scavo e restauro condotte nel sito archeologico di Ercolano, a partire dagli interventi a cielo aperto diretti da Amedeo Maiuri tra il 1927 e il 1961, fino ai limitati lavori successivi. Le immagini testimoniano anche le campagne condotte nell’area dell’Antica Spiaggia, in cui furono rinvenuti oltre 300 scheletri, e documentano episodi di degrado e restauri realizzati dagli anni ’70 del Novecento in poi.

Le fotografie furono realizzate dai fotografi interni della Soprintendenza. La fase più antica (fino alla metà degli anni ’50) si caratterizza per la qualità tecnica e compositiva delle immagini, scattate su lastre fotografiche con particolare cura per inquadrature e illuminazione. A partire dagli anni ’60 si passò all’uso di pellicole fotografiche, che permisero un maggior numero di scatti, ma con una qualità visiva generalmente inferiore, dovuta anche all’avvicendarsi di nuovi operatori.

Ogni fotografia è corredata da una serie di informazioni, tra cui le coordinate geografiche per il corretto posizionamento, oltre a dettagli sul contesto e sul soggetto rappresentato.

English

This dataset contains a wide selection of historical photographs documenting the major excavation and restoration activities carried out at the archaeological site of Herculaneum. It includes images from the open-air excavations led by Amedeo Maiuri between 1927 and 1961, as well as limited interventions in the following decades. The collection also covers the excavations in the Ancient Beach area, where over 300 skeletons were discovered, and records instances of degradation and restoration from the 1970s onward.

The photographs were taken by the in-house photographers of the Soprintendenza. The earliest phase (until the mid-1950s) stands out for its technical and compositional quality, using glass plate negatives with meticulous attention to framing and lighting. From the 1960s, photographic film became the standard, allowing for more extensive documentation, though often with lower image quality, partly due to changes in personnel.

Each photograph is accompanied by a set of information, including geographical coordinates for accurate positioning, as well as details about the context and subject depicted.